I sistemi di videosorveglianza consumer soffrono spesso delle medesime pecche. Quelli più sofisticati sono complessi da installare (serve manodopera specializzata) e non dispongono quasi mai di software decente, soprattutto per Mac e iOS; altri richiedono costosi abbonamenti annuali, mentre quelli più economici hanno scarse prestazioni (videocamere di bassa risoluzione, assenza di sensori notturni, assenza o scarsa qualità del microfono) ma per lo meno garantiscono tempi di configurazione e gestione più rapidi e app per iOS usabili.
Canary è un piccolo dispositivo che potrebbe rendere davvero più sicura la nostra casa a prezzi concorrenziali e con una semplicità di configurazione/gestione degna del buon nome di Cupertino.
Nelle intenzioni dei suoi creatori, questo mix tecnologico dovrebbe ridurre sensibilmente l’incidenza dei falsi allarmi, che poi è uno dei motivi per cui la gente si stanca presto di utilizzare i sistemi esistenti.
Canary è un piccolo, potente (ed economico, rispetto ai concorrenti già sul mercato) sistema di sicurezza domestica all-in-one. E poi è anche un bell’oggetto di design, da mettere sulla scrivania o su uno scaffale della libreria. Tutto sembra tranne che un sistema di allarme.
Al suo interno ci sono una telecamera HD con obiettivo grandangolare (anche per la visione notturna), un microfono, una sirena d’allarme, sensori di movimento, temperatura, umidità, qualità dell’aria. Si aziona a distanza, dallo smartphone, e lancia un segnale di pericolo se in casa è entrato qualcuno, se c’è un rumore sospetto, se la temperatura è aumentata a causa di un principio di incendio. Canary fa vedere cosa accade in casa in live streaming. Si collega alla rete wireless casalinga ma sarà anche dotato di porta Ethernet.
Canary costa 150 euro: ne servono altri 22 per la spedizione in Italia. Le richieste sono già tantissime e la consegna è prevista per maggio 2014.
L’altro motivo del successo di Canary sta nelle cifre dei furti in appartamento. Finora sono arrivati ordini da 67 paesi, perché il fenomeno è una piaga che non risparmia nessuno. Negli Stati Uniti in numeri sono impressionanti, ma anche in Italia non si sta meglio.
Tutti i particolari del progetto Canary sono su questo link.